Indicazioni in caso di onicopatia durante i trattamenti antitumorali
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Che cos’è
L’onicopatia è un termine generico che indica un insieme di problematiche a carico delle unghie, tra le quali:
- rallentamento e/o alterazione della crescita dell’unghia (onicodistrofia);
- distacco e/o perdita dell’unghia (distacco all’estremità: onicolisi; distacco alla radice: onicomadesi);
- ispessimento dell’unghia (ipercheratosi subungueale);
- infiammazione della zona attorno all’unghia (paronichia);
- infezioni fungine (onicomicosi) o batteriche (paronichia batterica), con o senza ascesso;
- modificazioni del colore dell’unghia (cromonichia);
- danneggiamento della lamina dell’unghia con aspetto opaco e ruvido (trachionichia) o con striature e fissurazioni (onicoressi e linee di Beau);
- sanguinamenti sotto l’unghia (emorragie o ematomi subungueali).
Alcuni trattamenti antitumorali possono danneggiare o causare cambiamenti alle unghie. Questi cambiamenti possono insorgere da alcune settimane ad alcuni mesi dopo l’inizio del trattamento. Solitamente le unghie delle mani e dei piedi impiegano rispettivamente dai 6 ai 18 mesi per ricrescere totalmente. Il periodo di guarigione è, quindi, lungo e nella maggior parte dei casi le problematiche si risolvono completamente. In alcune persone la crescita potrebbe risultare anormale.
Perché non é da sottovalutare
L’onicopatia dovuta ai trattamenti antitumorali può comportare il danneggiamento delle unghie, con conseguente fragilità, dolore e aumento del rischio di infezioni. Questo può influire negativamente sullo svolgimento delle attività quotidiane, anche semplici, come vestirsi, scrivere e camminare. Per questo motivo l’onicopatia non rappresenta solamente un problema estetico ma è un disturbo da prevenire e gestire.
Cosa fare
- Favorire l’idratazione di pelle e unghie, ad esempio applicando crema all’urea dal 5% al 10%, più volte al giorno.
- Tenere le unghie pulite e curate.
- Tagliare o, meglio di tutto, limare le unghie in modo che risultino corte, ma senza scoprire troppo l’iponichio. Se si limano le unghie, usare una lima usa e getta.
- Curare l’igiene delle mani e dei piedi, asciugandoli sempre con attenzione, poiché un ambiente caldo-umido può favorire le infezioni.
- Utilizzare guanti di cotone per le attività domestiche (indossarli, ad esempio, sotto i guanti in gomma per il lavaggio dei piatti, per le pulizie e per i lavori di giardinaggio).
- Utilizzare calzini e guanti comodi (preferibilmente di cotone) e scarpe di misura appropriata, comode e che proteggano le dita, per limitare il più possibile i traumi.
- Comunicare al proprio medico se si soffre di diabete, di malattie del cuore o dei vasi o di neuropatia periferica: queste condizioni potrebbero aumentare il rischio di rottura delle unghie o della pelle attorno alle unghie, aumentando il rischio di sanguinamento e di infezioni.
- Consultare un podologo se necessario, ad esempio se l’unghia si solleva e ha bisogno di essere regolata..
Nel nostro Istituto nel caso di trattamento chemioterapico con taxani, in particolare sempre con il paclitaxel settimanale e a richiesta del medico oncologo anche con il docetaxel e il nab-paclitaxel, si effettua la “crioterapia” delle unghie delle dita delle mani e dei piedi. La crioterapia viene eseguita applicando sulle unghie dei sacchetti di ghiaccio monouso refrigerati a una temperatura che va dai -5°C ai +5°C, per tutta la durata dell’infusione.
Cosa evitare
- Evitare gli urti.
- Evitare il contatto prolungato con l’acqua.
- Evitare di indossare guanti e calzini troppo aderenti o di tessuto non traspirante.
- Evitare di indossare scarpe troppo strette e che non proteggano adeguatamente le dita del piede.
- Evitare gli sfregamenti e le eccessive pressioni a carico delle unghie e delle cuticole.
- Evitare il contatto diretto con detergenti, prodotti abrasivi o aggressivi.
- Evitare di rosicchiare le unghie e le cuticole.
Trattamenti estetici e smalti
I trattamenti estetici, come l’applicazione dello smalto semipermanente o a base di gel o la ricostruzione artificiale delle unghie, non sono indicati. Modificano infatti la normale traspirazione delle unghie e causano danni alla lamina facendo crescere le unghie più sottili e fragili. Inoltre anche i solventi utilizzati per la loro rimozione danneggiano la lamina e la pelle circostante. Tutto questo può aumentare il rischio di infezioni.
è invece consigliabile utilizzare uno smalto per proteggere le unghie dall’esposizione solare. Una valida opzione è l’applicazione di smalti minerali rinforzanti, ad esempio lo smalto al silicio, preferibilmente di colore scuro, che va rimosso con un solvente privo di acetone, meno aggressivo.
Farmaci
- Nel caso di micosi o di altri tipi di infezione il medico può prescrivere trattamenti mirati con farmaci ad azione locale (smalti o creme ad azione microbicida).
- Nel caso di comparsa di segni o sintomi di infezione alle unghie o nella zona attorno alle unghie, possono essere consigliati dal medico o dal personale infermieristico pediluvi e maniluvi di pochi minuti con acqua e Amuchina, da eseguire una o due volte al giorno.
Integratori e altri prodotti
Molti integratori di uso comune per rafforzare e favorire la crescita delle unghie possono interferire con le terapie. Chiedere sempre al medico oncologo prima di prendere qualsiasi integratore o prodotto di erboristeria. Per i pazienti in cura al CRO, che fanno uso di integratori e prodotti di erboristeria, è possibile rivolgersi al Servizio di Vigilanza sui Farmaci dell’Istituto per verificare la loro compatibilità con i farmaci antitumorali o la propria malattia.
Attenzione
Contattare il medico se:
- le unghie sanguinano o presentano segni o sintomi di infezione: gonfiore con sollevamento di una parte o di tutta l’unghia, dolore, fuoriuscita di liquido di colore giallo chiaro (siero) o di liquido denso di colore giallo o verdastro (pus), con odore sgradevole;li>
- la temperatura corporea si alza sopra i 38°C;
- i sintomi o i segni già presenti peggiorano.
Gli autori dichiarano di non avere conflitti di interesse per questa pubblicazione.
Le informazioni riportate non sostituiscono il parere del medico.
Aggiornato a Febbraio 2023