Conosciamo e utilizziamo bene gli ANTIBIOTICI

Conosciamo e utilizziamo bene gli ANTIBIOTICI

Questa guida vuole dare ai cittadini informazioni sul corretto utilizzo degli antibiotici

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Perchè questa guida?

Gli antibiotici sono farmaci utilizzati da persone di tutte le età per curare o prevenire vari tipi di infezioni.
Questa guida si propone di dare ai cittadini informazioni sul loro corretto utilizzo.
Quando gli antibiotici sono usati in modo appropriato e responsabile sono di beneficio non solo per la salute della persona che li usa, ma anche della comunità.
Di seguito chiariremo vari aspetti sull’uso degli antibiotici. Spiegheremo anche come ciascuno di noi può contribuire al loro uso corretto.

Con questa guida intendiamo favorire il dialogo tra le persone e il loro medico o il loro odontoiatra. Il medico, in generale, e l’odontoiatra, per i problemi ai denti e alla bocca, sono le uniche figure che hanno la competenza per capire quando è necessaria una terapia antibiotica.

Che cosa sono le infezioni?

Le infezioni sono malattie che si manifestano quando batteri, funghi, parassiti o virus penetrano nell’organismo e si moltiplicano. In natura ci sono moltissime specie di batteri, funghi parassiti e virus, ma solo alcune causano infezioni. Molti batteri e funghi possono essere anche utili per l’uomo, ne è un esempio il microbiota umano.
Varie infezioni nell’uomo sono causate da virus e alcune da funghi o parassiti, verso i quali gli antibiotici sono inefficaci.

Che cosa curano gli antibiotici?

Gli antibiotici possono curare le infezioni causate da batteri come quelle delle vie urinarie, della bocca (ascessi dentali), della pelle, alcune infezioni delle vie respiratorie e, quando sono di origine batterica, le otiti, le tonsilliti e le sinusiti. Vengono utilizzati anche per trattare le meningiti, le setticemie e la tubercolosi.

Che cosa prevengono gli antibiotici?

Gli antibiotici possono prevenire le infezioni batteriche, cioè possono evitare che si sviluppi un’infezione dal contatto tra i batteri e la persona.
L’uso degli antibiotici a scopo preventivo viene chiamato uso in profilassi. Tale uso viene fatto quando c’è un rischio molto elevato che una persona sviluppi infezioni severe.
Il rischio è valutato dal medico sulla base delle condizioni della persona.
Le Istituzioni della Salute hanno elaborato delle Linee guida che specificano le situazioni in cui è richiesto l’uso di un antibiotico di profilassi.
Alcuni esempi di uso di antibiotici in profilassi:

  • per prevenire infezioni nella chirurgia ad alto rischio d’infezione;
  • per prevenire la ricomparsa di una febbre reumatica;
  • nei conviventi di una persona che si è ammalata di meningite;
  • nelle persone che hanno un sistema immunitario debilitato (immunocompromessi o immunosoppressi).

Come agiscono?

Gli antibiotici uccidono i batteri o impediscono la loro moltiplicazione. L’infezione regredisce o non si sviluppa e l’organismo recupera o mantiene il suo stato di salute.
Gli antibiotici che agiscono contemporaneamente su molte specie di batteri sono detti ad ampio spettro, quelli a spettro limitato, invece, agiscono solo su alcune specie di batteri.

Quando sono inutili?

Gli antibiotici che agiscono contemporaneamente su molte specie di batteri sono detti ad ampio spettro, quelli a spettro limitato, invece, agiscono solo su alcune specie di batteri.
Le infezioni virali delle vie aeree sono molto frequenti e i sintomi sono spesso simili alle infezioni batteriche.
Solo il medico, accertando la natura dell’infezione, potrà stabilire se sarà necessaria o inutile una terapia antibiotica.

Come viene scelto l’antibiotico più opportuno?

Generalmente si può individuare il battere responsabile di un’infezione facendolo crescere in coltura. Successivamente viene eseguito in laboratorio un esame chiamato antibiogramma.
Questo esame valuta a quale antibiotico o antibiotici il battere è più sensibile. Questo è il modo migliore di ricercare una terapia efficace.
I batteri possono essere cercati anche al microscopio o con tecniche immunologiche o tecniche molecolari. Tutte queste tecniche hanno il vantaggio di essere rapide e anticipare al medico utili indicazioni per indirizzare la terapia.
A volte questa ricerca non è necessaria perché i batteri coinvolti più frequentemente possono essere noti, come nel caso di alcune infezioni della bocca, dell’orecchio o delle vie urinarie.

Che cosa dobbiamo riferire quando ci viene prescritto un antibiotico?

Prima di prescrivere un antibiotico il medico farà alcune domande a cui è bene rispondere il più precisamente possibile.
È importante riferire se in passato abbiamo avuto episodi di allergia. Ad esempio se abbiamo avuto una reazione allergica alla penicillina o a qualche altro antibiotico. In questi casi, se li assumiamo di nuovo c’è un serio rischio che si presenti una reazione allergica più importante, che richiede un immediato trattamento di emergenza.
Riferiamo anche se siamo o presumiamo di essere in gravidanza, se allattiamo, se soffriamo di altre malattie o assumiamo altri farmaci, compresi i contraccettivi. Il medico poi valuterà il tipo di antibiotico e il dosaggio appropriato.

Come dobbiamo fare la terapia antibiotica?

Dobbiamo assumere l’antibiotico con la frequenza (cioè negli orari indicati) e nella quantità prescritte, rispettando rigorosamente la durata della terapia indicata dal medico. Questo è di estrema importanza perché la terapia sia efficace e sia minima la possibilità di selezionare specie resistenti di batteri, che possono complicare l’infezione e trasmetterla ad altre persone sane.
È assolutamente scorretto interrompere di nostra iniziativa la terapia appena ci sentiamo meglio.
In presenza di seri effetti collaterali consultiamo il medico che valuterà se interrompere la terapia antibiotica e i provvedimenti da prendere.

Come dobbiamo conservare gli antibiotici?

Le sospensioni di antibiotico che prepariamo al momento del primo utilizzo vanno conservate in frigorifero, se non è diversamente specificato. Vanno utilizzate, quindi, entro i giorni indicati.
Capsule, compresse, bustine e fiale iniettabili si conservano generalmente a una temperatura inferiore a 25°C.

Come possiamo prevenire le infezioni?

La prima regola di prevenzione è l’igiene delle mani. Esse veicolano la gran parte dei microrganismi responsabili delle infezioni. Utilizziamo a questo scopo un sapone liquido, se le mani sono visibilmente sporche, altrimenti possiamo usare una soluzione alcolica.
Non è necessario che usiamo regolarmente detergenti antibatterici, né per l’igiene personale, né per la pulizia della casa. Teniamo presente che il contagio d’infezioni respiratorie può avvenire in luoghi sia chiusi che aperti.

Quali altri effetti possono avere gli antibiotici?

L’antibiotico può avere effetti anche sul microbiota intestinale e causare diarrea. Quando agisce sul microbiota della cute, della saliva, delle mucose, possono verificarsi infezioni da funghi come candidosi, stomatiti, micosi vaginali. Altre reazioni possono essere l’orticaria, arrossamenti o irritazioni che causano prurito e, raramente, manifestazioni allergiche più importanti.
Questi effetti andranno segnalati al medico. È anche opportuno fare una segnalazione di farmacovigilanza.

Segnalazione di farmacovigilanza

Segnalazione degli effetti non desiderati che si sono verificati dopo aver preso un farmaco.
La può fare il cittadino o il professionista (medico, farmacista ecc.). L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha predisposto un sistema di raccolta delle segnalazioni, tramite un sito: www.vigifarmaco.it, o delle schede cartacee, liberamente scaricabili da http://www.aifa.gov.it/sites/default/files/tipo_file07d6.pdf (in alternativa si possono richiedere, ad esempio, in farmacia). Le segnalazioni compilate e inviate, vengono poi valutate e contribuiscono ad aumentare la sicurezza di utilizzo dei farmaci.

Che cosa dobbiamo fare in caso di…

Diarrea

Dobbiamo contrastare la disidratazione, ripristinando i liquidi e i sali minerali perduti. Può essere utile l’impiego delle soluzioni reidratanti e la temporanea sospensione di alimenti che contengono lattosio, come il latte e i formaggi. Se la diarrea è severa dobbiamo consultare il medico.Per prevenire la diarrea si utilizzano preparazioni a base di probiotici, oggi sempre più integrati nella pratica clinica, man mano che gli studi evidenziano l’efficacia di specifici lieviti (ad esempio il Saccharomyces boulardii) o di batteri (ad esempio il Lactobacillus rhamnosus GG e il Lactobacillus reuteri) opportunamente formulati e somministrati. I probiotici sono generalmente considerati sicuri.
Il medico sulla base della terapia antibiotica e delle condizioni della persona valuterà a chi prescrivere il probiotico.
Le persone gravemente debilitate o immunocompromesse e i neonati prematuri potrebbero sviluppare delle infezioni da probiotico. Anche le persone portatrici di valvole protesiche cardiache o di catetere venoso centrale potrebbero sviluppare delle infezioni da probiotico. Il medico terrà conto di queste condizioni particolari.

Infezioni delle mucose

Dobbiamo informare il medico, che valuterà come trattarle.

Orticaria, arrossamenti o irritazioni della cute

Dobbiamo informare il medico, che potrà valutare se sostituire o sospendere l’antibiotico.
Potrà anche prescriverci dei farmaci che limitano queste reazioni.

Gravidanza o allattamento

In queste situazioni il medico prescriverà gli antibiotici utilizzati da più tempo e il cui impiego non ha evidenziato rischi di tossicità o anomalie per il feto o il neonato.
Generalmente si tratta di penicilline o cefalosporine.

Che cos’è l’antibiotico-resistenza?

È un fenomeno che si verifica quando alcuni batteri acquisiscono delle caratteristiche che li rendono insensibili all’azione di uno o più antibiotici, verso i quali erano prima sensibili.
Questo avviene per esempio quando si verificano spontaneamente determinate mutazioni genetiche nei batteri. Oggi meno antibiotici sono efficaci per contrastare le infezioni a causa della crescente antibiotico-resistenza.
Le infezioni provocate da batteri resistenti sono più difficili da curare. Inoltre i batteri resistenti possono essere trasmessi anche ad altre persone.
L’uso eccessivo di antibiotici, soprattutto negli animali da allevamento, è considerato una delle cause dell’aumento dell’antibiotico-resistenza. Un uso razionale e responsabile degli antibiotici aiuta a contenere questo fenomeno e la possibilità che si diffondano anche all’uomo infezioni più difficili da curare.

Che cosa fanno le Istituzioni per l’antibiotico-resistenza?

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha adottato nel 2015 un Piano, il Global action plan on antimicrobial resistence, per contrastare l’antibiotico-resistenza nell’ambito
dell’antimicrobico-resistenza.
Il piano prevede:

  • la costituzione di una rete che coinvolge i vari paesi, che si riuniscono periodicamente;
  • l’istituzione di organismi nei singoli paesi. Questi organismi rilevano le resistenze agli antibiotici e attuano dei programmi di educazione del cittadino;
  • l’istituzione delle giornate dedicate all’antibiotico-resistenza: settimana mondiale e giornata europea dell’antibiotico-resistenza.

L’Italia ha adottato un Piano nazionale per contrastare l’antimicrobico-resistenza (PNCAR). Questo piano si applica alla salute umana, alla salute animale, alla produzione degli alimenti e all’ambiente. Prevede delle azioni da parte delle Istituzioni centrali, regionali e locali quali:

  • la sorveglianza/controllo delle infezioni;
  • la prevenzione delle infezioni;
  • gli interventi per l’uso corretto degli antibiotici;
  • la formazione/comunicazione/informazione;
  • lo sviluppo della ricerca e dell’innovazione.

In Friuli Venezia Giulia la Rete Cure Sicure FVG istituita nell’ottobre 2016 ha adottato programmi di Prevenzione e controllo delle infezioni correlate all’assistenza (ICA) e di uso prudente degli antibiotici (Antimicrobical stewardship).

Che cosa possiamo fare per limitare l’antibiotico-resistenza?

Per limitare l’antibiotico-resistenza possiamo evitare terapie inutili, scorrette o comportamenti scorretti. A questo scopo:

  • seguiamo scrupolosamente la terapia antibiotica quando ci viene prescritta;
  • non interrompiamo la terapia di nostra iniziativa;
  • non modifichiamo la terapia di nostra iniziativa;
  • non insistiamo con il medico o con l’odontoiatra per farci prescrivere una terapia antibiotica;
  • non chiediamo in farmacia un antibiotico senza la prescrizione del medico o dell’odontoiatra;
  • non assumiamo di nostra iniziativa antibiotici che ci sono avanzati a casa, o che sono avanzati ad altre persone;
  • non assumiamo antibiotici su consiglio di parenti o conoscenti, che ne hanno avuto beneficio;
  • rispettiamo le misure di igiene che prevengono la trasmissione delle infezioni.

Contatti

Biblioteca Pazienti, CRO Aviano

Tel. 0434 659467
people@cro.it

Per approfondire

Biblio-sitografia

Ultima verifica a siti web e banche dati: giugno 2021

  • Goldenberg J.Z., Yap C., Lytvyn L., Lo C.K., Beardsley J., Mertz D., Johnston B.C. Probiotics for the prevention of Clostridium difficile-associated diarrhea in adults and children. Cochrane Database Syst Rev. 2017 Dec 19;12:CD006095. doi: 10.1002/14651858.CD006095.pub4. Review.
  • Jafarnejad S., Shab-Bidar S., Speakman J.R., Parastui K., Daneshi-Maskooni M., Djafarian K. Probiotics Reduce the Risk of Antibiotic-Associated Diarrhea in Adults (18-64 Years) but Not the Elderly (>65 Years): A Meta-Analysis. Nutr Clin Pract. 2016 Aug;31(4):502-13. doi: 10.1177/0884533616639399. Epub 2016 Apr 29.
  • Szajewska H., Canani R.B., Guarino A., Hojsak I., Indrio F., Kolacek S., Orel R., Shamir R., Vandenplas Y., van Goudoever J.B., Weizman Z., ESPGHAN Working Group for ProbioticsPrebiotics. Probiotics for the Prevention of Antibiotic-Associated Diarrhea in Children. J Pediatr Gastroenterol Nutr. 2016 Mar;62(3):495-506. doi: 10.1097/MPG.0000000000001081.
  • Patro-Golab B., Shamir R., Szajewska H. Yogurt for treating antibiotic-associated diarrhea: Systematic review and meta-analysis. Nutrition. 2015 Jun;31(6):796-800. doi: 10.1016/j.nut.2014.11.013. Epub 2014 Dec 19.

Gli autore dichiarano di non avere conflitti di interesse per questa pubblicazione.
Le informazioni riportate non sostituiscono il parere del medico.

Condivisione del documento con la Rete Cure Sicure FVG

Rilettura critica per il linguaggio e lo stile comunicativo:

Gruppo di valutazione – Patient Education del CRO di Aviano:
Chiara Cipolat Mis, Nicolas Gruarin, Pierpaolo Pelagi, bibliotecari, Biblioteca Scientifica e Pazienti, CRO Aviano.
Cittadini: Carla Anzile, Valentina Zappa.
Aggiornato a Agosto 2018

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