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Perché il ricovero in questo reparto?
Il periodo in cui soggiornerai in questo reparto coincide con il periodo in cui hai bisogno di maggior protezione da ogni rischio di infezione.
Qui, infatti, farai la chemioterapia ad alte dosi che indebolirà il tuo midollo osseo e causerà l’aplasia midollare.
Per questo motivo dopo la chemioterapia ad alte dosi farai l’autotrapianto in cui riceverai le tue cellule staminali precedentemente prelevate e che rigenereranno le cellule del tuo sangue.
Il reparto
Il reparto di chemioterapia ad alte dosi e trapianto autologo di cellule staminali si trova al 5° piano ed è composto da tre stanze singole a bassa carica microbica.
Ciò significa che la presenza dei microrganismi, che sono naturalmente presenti nell’ambiente, è minimizzata.
Il giorno del ricovero, per entrare in reparto, devi telefonare al numero 7756 usando il telefono bianco nel salottino d’ingresso e attendere l’infermiera. Prima dell’accesso è obbligatorio indossare i copricalzari che troverai nell’angolo vicino alla porta, come ti mostrerà l’infermiera.
Perché l’isolamento in una camera a bassa carica microbica?
Dopo la chemioterapia ad alte dosi, detta di condizionamento, il midollo osseo non produce globuli rossi, piastrine e globuli bianchi: questa situazione si chiama aplasia midollare. Durante la fase di aplasia midollare ti verranno somministrate per infusione sacche di globuli rossi e di piastrine. Non esistono invece dei concentrati di globuli bianchi, che servirebbero a difenderti dalle infezioni.
Perciò avrai un aumentato rischio di infezione:
- per l’importante riduzione dei globuli bianchi;
- per le modificazioni delle mucose della bocca e dell’apparato digerente, causate dalla chemioterapia ad alte dosi;
- per la pelle più delicata che può presentare più facilmente piccole lacerazioni o ferite, che possono essere una facile via d’ingresso e di moltiplicazione della flora microbica cutanea;
- per le alterazioni della flora microbica intestinale.
Tutti questi rischi di infezione possiamo prevenirli in una camera a bassa carica microbica con delle precauzioni mirate a ridurre il rischio di contaminazione:
- dell’aria, con il suo costante filtraggio;
- dell’acqua, con i filtri posti sui rubinetti del lavandino e della doccia;
- della biancheria, con scrupolose procedure di lavaggio;
- degli ambienti, con mirate procedure per la disinfezione e per l’ingresso di persone e materiali. Inoltre, per prevenire le infezioni che si possono generare anche dalla flora microbica cutanea e intestinale, sono previsti interventi di igiene personale, di controllo degli alimenti e l’utilizzo preventivo di medicinali antibiotici, antifungini, antivirali e immunoglobuline.
La stanza
Ogni stanza ha un’anticamera che funge da zona filtro.
In questa anticamera ci sono un lavandino e un armadio dove riporrai i tuoi vestiti e dove medici e infermieri ripongono del materiale a loro necessario.
Ogni camera è dotata di:
- bagno personale,
- letto snodabile,
- comodino,
- piccolo frigorifero,
- poltrona,
- telefono (che riceve solo chiamate dall’esterno),
- televisore,
- radio,
- computer (su richiesta).
Nelle camere non è possibile utilizzare la rete internet con il WI-FI, quindi, prima di iniziare la terapia, dovrai munirti della password per la connessione internet in biblioteca. In stanza troverai il cavo da collegare direttamente al computer che ti permetterà di navigare in internet.
Sia l’anticamera che le stanze sono dotate di un sistema di pressione positiva con filtri speciali (HEPA) posti alla testa e ai piedi del letto, per cui durante la degenza sentirai un rumore di fondo dovuto al funzionamento dei motori e dei filtri ad aria.
La temperatura e l’umidità dell’ambiente sono regolate a livello centrale, ma potrai variarle indicativamente di 3°C dal termostato posizionato all’interno della stanza.
Cosa si può portare in stanza
Prodotti da toilette:
- uno spazzolino nuovo a setole morbide per prevenire il sanguinamento delle gengive,
- un sapone liquido con dosatore a pH neutro per pelli delicate,
- uno stick per labbra nuovo,
- un deodorante neutro nuovo senza alcol e profumi,
- un rasoio elettrico, se ne hai bisogno,
- assorbenti solo esterni e confezionati in busta singola, se ne hai bisogno.
Indumenti:
- due paia di ciabatte: un paio per la doccia con suola antiscivolo e un paio per la camera,
- biancheria intima e pigiama confezionati singolarmente in una busta di plastica per ogni cambio giornaliero (la biancheria va lavata e confezionata subito dopo l’asciugatura),
- berretto o cuffia, se ne hai bisogno a seguito della caduta dei capelli.
Ricordati di mettere in valigia anche quello che desideri indossare alla dimissione.
Oggetti personali:
- fazzoletti di carta,
- computer,
- riviste e libri nuovi, cellophanati e puliti,
- matite e fogli,
- giochi elettronici,
- se ci tieni particolarmente: oggetti sacri, piccoli portafortuna, meglio se non di peluches, in caso contrario abbi cura di lavarli prima di portarli con te.
N.B: se vieni con la valigia e non hai nessuno che la riporta a casa, sarà conservata assieme ai tuoi abiti per la dimissione, in uno spazio del reparto vicino alle stanze.
Alimenti e bevande:
- succhi e tè in porzione singola,
- cibi monodose confezionati (biscotti, crackers…),
- caramelle,
- frutta da sbucciare,
- budini, yogurt, porzioni di formaggio, monodose industriali,
- ghiaccioli e gelati industriali,
- alimenti leggeri e facilmente digeribili, sempre confezionati industriali.
I prodotti congelati (ad esempio i ghiaccioli) saranno posti nel freezer del reparto, puoi chiedere agli infermieri di portarteli, di volta in volta, quando ne hai voglia.
Il personale infermieristico controllerà quotidianamente le scadenze e lo stato del cibo nel frigorifero e ti informerà di ciò che dovrà gettare perchè non idoneo.
N.B: tutti gli oggetti non imbustati vengono puliti con un detergente dall’infermiere di turno prima di essere introdotti in stanza.
Cosa NON si può portare in stanza
Alimenti e bevande:
- profumi,
- prodotti già aperti e utilizzati prima del ricovero,
- prodotti per la cura e l’igiene personale che contengono profumi.
Oggetti personali:
- piante e fiori, sia freschi che secchi.
Alimenti e bevande:
- confezioni aperte di cibo,
- cibo preparato in casa o artigianalmente,
- frutta troppo matura o che non si può sbucciare,
- carni e pesce crudi o poco cotti,
- prodotti gastronomici, formaggi e affettati da banco,
- latte non pastorizzato,
- yogurt, prodotti fermentati e miele fatti in casa,
- verdura cruda,
- dolci con frutta fresca e/o creme,
- gelati non confezionati,
- alimenti acidi.
Oltre ai pasti il personale ti fornirà acqua minerale gassata e naturale, succhi di frutta, biscotti monoporzione, grissini, fette biscottate, marmellata, miele, tè e camomilla.
Il personale
Nelle camere a bassa carica microbica lavorano gli infermieri che hai già conosciuto. Ti puoi rivolgere al coordinatore infermieristico per tutti i problemi logistici.
I medici che ti hanno seguito finora ti seguiranno anche durante il trapianto.
Durante le notti e i festivi è sempre presente un medico di guardia.
Gli infermieri sono in reparto 7 giorni su 7, 24 ore su 24.
Puoi chiamare l’infermiere suonando il campanello della camera.
Per garantire una maggiore sicurezza, in ogni camera c’è una telecamera a circuito chiuso collegata a un monitor nella stanza degli infermieri: loro potranno così verificare che tutto vada bene, senza entrare ogni volta in camera.
Gli infermieri ti potranno aiutare nelle necessità quotidiane e per eseguire specifiche procedure, come l’igiene della bocca, se ne avrai bisogno.
Cosa indossa chi entra nella stanza
Il personale del reparto indossa a ogni turno la divisa e la cuffia pulite e cambia le calzature e la mascherina chirurgica all’ingresso del reparto.
La visita dei familiari
A causa dell’epidemia di COVID-19, le visite dei familiari sono generalmente sospese.
I familiari possono consegnare all’ingresso al triage il cambio della biancheria.
Una volta terminata l’emergenza sanitaria, le visite riprenderanno con le modalità concordate con i medici.
Come si svolge la giornata
6.00-7.00
Prelievo del sangue
Terapie di infusione (con vitamine, antibiotici o di semplice idratazione)
7.30-8.30
Rilevazione dei parametri vitali
Terapia orale (con antiacidi, antibiotici, antivirali, antifungini)
Colazione
Igiene della bocca
8.30-9.30
Doccia e cambio della biancheria personale
Rifacimento del letto
Controllo della bocca e della medicazione del catetere venoso centrale
Terapie di infusione
9.30-11.00
Igiene e sanificazione dell’ambiente
Visita medica
12.00-14.00
Pranzo
Igiene della bocca
Terapia orale e di infusione
15.00-16.30
Rilevazione dei parametri vitali
Terapia orale e di infusione
Igiene e sanificazione dell’ambiente
18.00-20.00
Cena
Igiene della bocca
Scelta del menù per il giorno seguente
Rilevazione dei parametri vitali
Terapia orale e di infusione
22.00
Rilevazione dei parametri vitali
Terapia orale e di infusione
Tutti i giorni:
- farai un prelievo di sangue per monitorare le sue componenti (globuli bianchi, globuli rossi e piastrine), verificare l’apporto di sali minerali e proteine e la funzionalità del fegato e dei reni.
- Ti verranno rilevati i parametri vitali: la temperatura, la pressione, la frequenza cardiaca e la saturazione del sangue. Questi dati ci consentiranno di valutare il tuo stato di idratazione, di nutrizione e vedere se ci sono segni di infezione.
- Eseguirai spesso l’igiene della bocca come indicato:
- spazzolare i denti con spazzolino a setole morbide e dentifricio,
- fare risciacqui della bocca con il collutorio fornito dal reparto, almeno 6 volte al giorno,
- pulire il palato duro e molle, l’interno delle guance e la lingua con gli spazzolini di spugna forniti dal reparto, avendo cura di bagnarli prima nel colluttorio,
- pulire le protesi con spazzolino e acqua dopo ogni pasto e riporle durante la notte in una soluzione disinfettante.
- Manterrai una buona igiene del corpo. È importante controllare la pelle per valutare la comparsa di arrossamenti, vescicole o ematomi. In tal caso avvisa subito l’infermiere.
- Farai spesso l’igiene delle mani. È importante lavarsi le mani sempre prima e dopo aver mangiato, prima di assumere i farmaci, dopo aver toccato qualsiasi cosa proveniente dall’esterno e prima e dopo l’uso del bagno.
- Insaponare le mani e poi gli avambracci per 60 secondi.
- Sciacquare sotto l’acqua corrente prima le mani, poi gli avambracci.
- Asciugare tamponando la pelle con le salviette monouso in dotazione in stanza.
I pasti e gli spuntini
La dieta è essenziale per il corretto apporto calorico e nutrizionale: è preferibile che tu faccia piccoli pasti e frequenti. Inoltre ti consigliamo di non assumere cibi fritti, grassi o troppo dolci, speziati o dall’odore molto forte.
I pasti ti sono forniti dalla cucina dell’ospedale tramite vassoi termici.
Potrai scegliere delle pietanze che ti verranno proposte il giorno prima da un menù preparato dal dietista dell’ospedale.
Se lo desideri, puoi farti portare dei cibi dai tuoi cari, che dovranno essere in porzioni adatte al consumo immediato (entro 24 ore) e provenienti dall’industria alimentare, non preparazioni casalinghe.
Le parole “affumicato”, “invecchiato”, “secco” non garantiscono la sicurezza del prodotto.
Quali sono i problemi che si possono manifestare a seguito di questo trattamento
Questo trattamento intensivo potrà provocarti degli effetti indesiderati temporanei, che richiederanno alcuni accorgimenti e del tempo per risolversi.
Tra questi:
- anemia (diminuzione dell’emoglobina): può provocare stanchezza, difficoltà di concentrazione, mal di testa e tachicardia.
Si gestisce con somministrazione settimanale di eritropoietina (un ormone che favorisce la produzione dei globuli rossi) ed eventualmente trasfusioni di globuli rossi concentrati. - neutropenia (diminuzione dei neutrofili, una parte dei globuli bianchi): espone a un maggior rischio di infezioni. Giornalmente ti verranno somministrati i fattori di crescita cioè dei farmaci che stimolano la produzione di globuli bianchi.
- piastrinopenia (diminuzione delle piastrine): si manifesta con facili sanguinamenti dalle gengive, dal naso o con la comparsa di chiazze rosse nelle zone sottoposte a traumi anche lievi. Viene gestita con trasfusioni di piastrine.
- febbre: può essere il primo segno di un’infezione. Alla sua comparsa sono effettuati dei prelievi di sangue per la ricerca di batteri e funghi e si inizia una terapia antibiotica.
La febbre può, però, più semplicemente indicare uno stato infiammatorio legato alla somministrazione della chemioterapia o può essere legata alla produzione di globuli bianchi stimolata dai fattori di crescita. - astenia: è la sensazione di fatica intensa che può essere causata anche dall’anemia e dal ridotto apporto alimentare. Questo sintomo compare in genere 3-4 giorni dopo la re-infusione delle cellule staminali e dura circa 15 giorni. In questo periodo riceverai tutti gli aiuti necessari per svolgere le tue attività quotidiane.
- infiammazione della bocca (mucosite): si può manifestare con varia intensità: dal lieve fastidio a un dolore che richiede l’uso di farmaci antidolorifici e la sostituzione della normale alimentazione per bocca con una nutrizione per vena. L’igiene orale in questo periodo è fondamentale per ridurre il rischio di infezioni. Gli infermieri controlleranno più volte al giorno le condizioni della tua bocca e ti aiuteranno nella sua corretta pulizia se non sarai in grado di farla da solo.
- disturbi gastrointestinali: potresti provare nausea, bruciore o dolore all’esofago, allo stomaco e avere diarrea. A questi sintomi si può associare vomito con incapacità di assumere cibi e liquidi in modo adeguato. Questi sintomi compaiono generalmente 3-4 giorni dopo la re-infusione delle cellule staminali. In questo periodo riceverai i farmaci e il supporto necessario per contrastarli.
Quando finisce l’isolamento
L’isolamento termina quando il numero dei neutrofili (una parte dei globuli bianchi) è superiore a 1.500/microlitro. In questo caso viene sospesa anche la somministrazione dei fattori di crescita. Talvolta, per le condizioni non ancora ottimali, nonostante la normalizzazione dei neutrofili (maggiori di 1.500/microlitro) e non essendo più necessarie le trasfusioni di piastrine (maggiori di 20.000/microlitro), non è prudente procedere alla dimissione.
In questo caso sarai trasferito in una normale stanza di reparto per consentire la ripresa e la successiva dimissione in tutta sicurezza.
La dimissione
La dimissione avviene, in genere, 14 giorni dopo la reinfusione delle cellule staminali.
Il 14° giorno, infatti, nella stragrande maggioranza dei casi, avviene la normalizzazione dei valori dei neutrofili e non sono più necessarie le trasfusioni.
Per essere dimesso le tue condizioni devono essere discrete e non devono esserci segni o sintomi di infezione.
Al momento della dimissione ti verrà consegnato un altro opuscolo che ti spiegherà cosa fare e soprattutto cosa non fare durante la delicata fase di convalescenza a casa.
Dopo la dimissione verrai affidato ai medici del nostro ambulatorio. Ti recherai in ambulatorio circa una volta a settimana per il primo mese, per i prelievi del sangue e le visite per controllare il tuo stato di salute nelle fasi della ripresa.
Contatti
SOSD di Oncoematologia Trapianti Emopoietici e Terapie Cellulari (OTETC)
Per consigli o domande
Tel. 0434 659756 (reparto)
Dal lunedì al venerdì ore 11.00-12.00 e 16.00-17.00
Tel. 0434 659454 (segreteria)
Dal lunedì al venerdì ore 8.30-15.30
Biblioteca Pazienti
Per informazioni su questa guida ed altre pubblicazioni per pazienti
Tel 0434 659467
e-mail: people@cro.it
Bibliografia
Tutti i riferimenti ai siti sono stati verificati a agosto 2022
- Tomblyn M, et al. Guidelines for Preventing Infectious Complications among Hematopoietic Cell Transplant Recipients: A Global Perspective, Biol Blood Marrow Transplant. 2009;15(10):1143-1238. Disponibile da: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3103296/
Autori del testo:
Joanna D. Barchanowska, infermiera
Rosanna Ciancia, medico ematologo
Ambra Bellot, già infermiera SOSD Oncoematologia Trapianti Emopoietici e Terapie Cellulari
Revisione del testo:
Emanuela Ferrarin, farmacista documentalista
Chiara Cipolat Mis, bibliotecaria, Biblioteca
Valentina Gagnarli, infermiera, SOSD Oncoematologia Trapianti Emopoietici e Terapie Cellulari
Le informazioni riportate non sostituiscono il parere del medico.
Aggiornato a Agosto 2022