Medicina e sport

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Guida all’attività fisica per le donne operate di tumore al seno

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La presente Guida è il supporto al percorso di attività fisica del Progetto “Medicina & Sport” della Struttura Operativa Complessa di Oncologia Medica e Prevenzione Oncologica del Centro di Riferimento Oncologico
di Aviano in collaborazione con l’Associazione ANDOS, Sezione di Pordenone.
Il percorso di attività fisica e i singoli esercizi, descritti dall’autrice Dalila Desirèe Gregori, sono specificamente ed esclusivamente destinati alle pazienti coinvolte in questo progetto.
Il Centro di Riferimento Oncologico di Aviano, l’Associazione ANDOS Sezione di Pordenone e l’autrice Dalila Desirèe Gregori non rispondono di eventuali danni fisici conseguenti all’utilizzo di questa Guida in contesti diversi da quelli del Progetto “Medicina & Sport”.

Introduzione

La relazione tra attività fisica e beneficio clinico in pazienti con carcinoma mammario è supportata da diverse evidenze scientifiche. I vantaggi si concretizzano in termini di prevenzione, di prognosi, e di riduzione degli effetti collaterali dei trattamenti antitumorali. Il medico, quindi, dovrebbe prescrivere l’attività fisica al pari di qualsiasi altra cura. Anzi, come un antidoto dell’inattività fisica. In effetti, dati della letteratura internazionale indicano come una donna su quattro sia fisicamente inattiva, ovvero svolga meno di 30 minuti di attività fisica moderata per settimana. Sul fronte opposto, soltanto una donna su quattro svolge attività fisica almeno due volte a settimana. Eppure, i benefici dell’attività fisica non si limitano alla sfera oncologica.
È dimostrato come l’attività fisica riduca di circa il 30% la mortalità globale ed il rischio cardiovascolare, di più del 40% il rischio di diabete e, in misura minore, il rischio di depressione e demenza.
Nell’ambito del carcinoma mammario, numerosi studi indicano come l’attività fisica svolta prima o dopo la diagnosi si associ ad una riduzione significativa della mortalità cancro-specifica e della mortalità globale. L’esercizio fisico riduce anche i disturbi muscolo-scheletrici (rigidità articolare, dolori articolari, dolori muscolari, ecc.) associati al trattamento antiormonale, con risvolti molto rilevanti per l’aderenza alla terapia. Avere identificato nell’attività fisica un’importante opzione terapeutica, verosimilmente una fra le più efficaci, prevede che la stessa sia messa in pratica accuratamente. Quando un medico prescrive un farmaco, si accerta che lo stesso sia assunto correttamente, nei modi e nei tempi, al fine di non vanificare il beneficio e di ridurre il rischio di effetti collaterali. Non è diverso per l’attività fisica.
Grande plauso, quindi, alla prof.ssa Dalila Desirèe Gregori per i preziosi suggerimenti contenuti in questa guida.
Prof. Fabio Puglisi, Direttore Dipartimento Oncologia Medica CRO di Aviano (Pn) Direttore Scuola di Oncologia Medica – Università degli Studi di Udine

Prefazione

Questa guida è il risultato di una stretta collaborazione tra due professionalità: da un lato le mie competenze di carattere motorio-preventivo e, dall’altro, le competenze scientifico oncologiche dei medici del Centro di Riferimento Oncologico di Aviano che, assieme al coinvolgimento dell’Associazione di volontariato ANDOS di Pordenone, hanno reso possibile la nascita del progetto “Medicina & Sport”, un percorso di attività fisica personalizzata rivolto alle pazienti operate di tumore al seno dell’area pordenonese.
Grazie a una rete di sostegno con Enti e Associazioni locali (Comuni di Aviano e Pordenone e Via di Natale di Aviano) il percorso è attivo da 10 anni e ha coinvolto oltre un migliaio di pazienti.
Il lavoro svolto con le pazienti, i cui risultati sono stati costantemente valutati dagli oncologi, restituisce in questa guida una sintesi delle proposte più efficaci.
Pur offrendo dei percorsi motori completi, la materia è talmente vasta da avermi costretta a delle scelte di sintesi, che permettessero di rendere la guida quanto mai pratica, chiara e immediatamente utilizzabile. Ciò non toglie che ci sia spazio per dei suggerimenti personalizzati, che posso fornire individualmente al fine di centrare al meglio il piano di lavoro.
Auspico che questa guida possa essere un valido supporto per le pazienti che intendono intraprendere un percorso di attività fisica, accompagnandole e tenendo aperti i futuri sviluppi che una simile materia non può non prevedere.
Prof.ssa Dalila Desirée Gregori

Avvertenza

Il contenuto competo di questa guida è visibile dal

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Questi esercizi vanno svolti solo dopo un opportuno confronto con il proprio medico di riferimento.
Il percorso di attività fisica della guida è suddiviso in fasi.
Ciascuna fase con le varie attività da svolgere è contraddistinta da una banda colorata di facile individuazione.
Gli esercizi si svolgono iniziando da quelli delle prime fasi (esercizi di base), per poi passare a quelli delle fasi successive (esercizi avanzati).
In questo modo si seguirà al meglio la gradualità e la fattibilità degli esercizi, che tengono in considerazione il percorso terapeutico.


Gli autori dichiarano di non avere conflitti di interesse per questa pubblicazione.
Le informazioni riportate non sostituiscono il parere del medico.
Aggiornato a Ottobre 2020

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