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Oggi parleremo di un effetto collaterale tipico di alcuni tipi di trattamenti antitumorali: l’onicopatia ovvero l’alterazione delle unghie o della pelle intorno alle unghie.
In particolare, quando si parla di onicopatia, in realtà, si fa riferimento ad un insieme di problematiche a carico delle unghie, che comprendono:
- Il rallentamento e l’alterazione della crescita dell’unghia;
- L’ispessimento o assottigliamento dell’unghia;
- La comparsa di infiammazione nella zona e nei tessuti presenti attorno all’unghia;
- La comparsa di infezioni fungine (conosciute anche comunemente come onicomicosi) o batteriche, che possono complicarsi fino alla formazione di ascessi;
- Le modificazioni del colore dell’unghia, che potrebbero così diventare giallastre o nero-brunastre, oppure sviluppare delle fini striature biancastre in superficie;
- La comparsa di sanguinamenti sotto l’unghia;
- Il distacco e/o la perdita dell’unghia stessa.
Questi cambiamenti possono insorgere nell’arco temporale che va da alcune settimane ad alcuni mesi dopo l’inizio del trattamento oncologico.
Solitamente le unghie delle mani e dei piedi impiegano rispettivamente dai 6 ai 18 mesi per ricrescere totalmente. Il periodo di guarigione è, quindi, lungo e nella maggior parte dei casi le alterazioni si risolvono completamente.
L’onicopatia rappresenta un frequente effetto collaterale di alcuni trattamenti antitumorali, tra i quali ricordiamo:
- i taxani (come il paclitaxel, il docetaxel ed il nab-paclitaxel), farmaci chemioterapici impiegati soprattutto nella cura del tumore della mammella;
- i farmaci anti-EGFR (come il cetuximab ed il panitumumab), farmaci a bersaglio molecolare impiegati, nel trattamento del tumore del colon e nei tumori della regione della testa e del collo;
- le fluoropirimidine, in particolare la capecitabina, un chemioterapico utilizzato, nel trattamento del tumore della mammella e, tra gli altri, anche nei tumori dell’esofago, dello stomaco e del colon.
Nella prevenzione dell’onicopatia da trattamenti antitumorali può essere utile:
- Idratare in maniera adeguata la pelle e le unghie;
- Tenere le unghie pulite, curate e corte (con una forma del taglio possibilmente quadrato) per evitare l’accumulo di materiale sotto le unghie;
- Curare l’igiene delle mani e dei piedi, asciugandoli sempre con attenzione, poiché un ambiente caldo-umido potrebbe favorire la comparsa di infezioni;
- Utilizzare guanti, possibilmente in cotone, nello svolgimento delle attività domestiche (ad esempio: indossarli sotto i guanti in gomma per il lavaggio dei piatti);
- Utilizzare calzini comodi (preferibilmente di cotone) e scarpe di misura appropriata in modo da proteggere le dita, per limitare il più possibile i traumi delle unghie;
- Evitare il contatto prolungato con l’acqua e con prodotti troppo aggressivi (come detersivi e solventi);
- Evitare l’applicazione di smalti in gel o semipermanenti;
- Evitare gli sfregamenti e le eccessive pressioni a carico delle unghie e delle cuticole, cioè delle pellicine attorno alle unghie;
- Evitare di rosicchiare le unghie e le cuticole;
- Farsi aiutare da un podologo quando necessario;
- Applicare uno smalto per proteggere le unghie dall’esposizione solare; l’applicazione di smalti minerali rinforzanti, come lo smalto al silicio, rappresenta una valida opzione, da rimuovere sempre con un solvente privo di acetone, pertanto meno aggressivo.
Viene eseguita semplicemente applicando dei sacchetti di ghiaccio monouso refrigerati sulle unghie delle dita delle mani e dei piedi di ambo i lati, con una temperatura che va dai -5°C ai +5°C e per una durata complessiva di circa 70 minuti: nel caso del paclitaxel somministrato settimanalmente, i primi 60 minuti coincidono con la durata dell’infusione del chemioterapico, mentre i successivi 10 minuti corrispondono al lavaggio con soluzione salina che si fa dopo l’infusione.
Qualora, nonostante l’applicazione delle misure preventive, l’onicopatia si sviluppi cosa posso fare per trattarla?
Il trattamento dipende dalle alterazioni e dalla gravità delle stesse:
- Nel caso di micosi o altri tipi di infezione il medico può prescrivere trattamenti mirati ad azione locale (come smalti o creme ad azione microbicida)
- Nel caso di comparsa di segni o sintomi sospetti per infezione, utili potrebbero essere dei brevi pediluvi e maniluvi a scopo disinfettante con acqua e Amuchina, da eseguire una o due volte al giorno
Le persone in cura al CRO, inoltre, possono rivolgersi al Servizio di Vigilanza sui Farmaci per verificare la compatibilità di tali sostanze con i farmaci antitumorali.
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Dal CRO vi salutiamo e vi aspettiamo nel prossimo video.